lunedì 26 novembre 2007




E come Estasi... l'estasi nel canto della preghieta cristiana: questo il tema del sedicesimo in construzione.
Propongo qui tutte le pagine del lavoro che già riassumono con un titolo, un'immagine e una frase "ontologica" il contenuto delle altre 7 pagine.
E i numeri non sono casuali: sette pagine per descrivere il tutto, pre raccontare il Creato(?). L'ottava pagina, l'ottava faccia, l'octava dies: il giorno dell'immortalità, simbolo dei battisteri cristiani, simbolo dell'infinito, del metafisico.
L'immagine che propongo è una icona di Gesù Cristo datata intorno al VI secolo e proveniente dal Monastero di Dionysiou sul Monte Athos. Le parole in greco, oltre al monogramma di Cristo, recitano: "Io sono colui che sono".
Propongo, infine, come degna integrazione e completamento di questo contenuto, un file audio allegato (mp3) come necessario esempio del titolo stesso del lavoro: estasi nel canto della preghiera cristiana appunto.
Un canto che prima di essere musica nel senso di scientia, prima di essere ragionato e codificato, è pura estasi nella preghiera, libertà fluente di un suono che sembra trascendere l'umana natura.
Il testo (rigorosamente in greco antico) recita e ripete, in melismi arcaici e assolutamente improvvisati, la prima parte dell'Ordinarium Missae: Kyrie, Kyrie, Kyrie eleison...Amin.
Buona visione e buon ascolto.

Nessun commento: